Gravidanza: indicazioni pratiche per vivere serenamente la dolce attesa
La gravidanza è una condizione naturale del corpo femminile. Molti cambiamenti che noterai sono del tutto normali: conoscere cosa aspettarsi e quando contattare la ginecologa ti aiuta a vivere questi mesi con maggiore serenità.
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Un opuscolo pratico con i consigli della Dott.ssa Lucia Maragno per affrontare i sintomi più comuni, capire cosa è normale e quando è il caso di chiamare.
Primi mesi: cosa è normale e cosa no
È normale
- Giramenti di testa o vista offuscata per pressione più bassa: alzati lentamente, evita ambienti troppo caldi o freddi.
- Nausea, difficoltà digestive o bruciore: piccoli spuntini, pasti più leggeri, non coricarti subito dopo mangiato.
- Stitichezza: aumenta frutta (pere, kiwi, prugne), verdure a foglia, yogurt o semi di lino e bevi almeno 1 litro d’acqua al giorno.
- Stanchezza: riposa quando puoi; non è un segno di malattia.
- Cambiamenti della pelle e del seno (es. strie scure): non richiedono trattamenti.
- Minzione frequente senza bruciore o dolore.
- Fiatone o battito accelerato: ascolta il tuo corpo e riposa.
- Non sentire ancora il bambino fino alla 20ª settimana (o oltre).
- Perdite bianche non maleodoranti senza fastidi.
Non è normale (chiama la ginecologa)
- Perdite di sangue simili al ciclo.
Ultime settimane: segnali da monitorare
È normale
- Stanchezza accentuata (valuta ferro con il medico in caso di anemia).
- Ansia, irritabilità, insonnia: prenditi momenti di relax.
- Gonfiore alle gambe: tieni gli arti sollevati, usa acqua fresca e muovi spesso i piedi; in casi selezionati calze antitrombosi.
- Formicolii alle mani (tunnel carpale gravidico): solleva il braccio interessato.
- Contrazioni leggere e irregolari (preparatorie): riposa; se diventano regolari ogni 3 minuti, valuta l’ospedale.
- Movimenti fetali un po’ ridotti a termine; se non migliorano: sdraiati sul fianco sinistro, assumi zuccheri rapidi e contatta la ginecologa.
Non è normale (vai o chiama subito)
- Aumento di peso improvviso (1–2 kg in pochi giorni) e/o pressione ≥130/90.
- Vomito ricorrente, dolore allo stomaco, “luccichii” davanti agli occhi (possibile ipertensione).
- Dolori addominali anomali, febbre, assenza di movimenti o perdite vaginali anomale.
Preparazione al parto
- Corsi preparto: contatta l’ospedale intorno alla 21ª–22ª settimana.
- Vaccino antipertosse e visita per parto-analgesia: prenota per tempo.
- Quando andare in ospedale: contrazioni regolari ogni 3 minuti per 40–60 secondi; alla prima gravidanza dopo circa 2 ore, se hai già partorito o tampone positivo allo streptococco vai prima. Un bagno caldo può aiutare all’inizio.
- Perdita di liquido amniotico: anche se solo sospetta, va sempre valutata in ospedale. La perdita del tappo mucoso da sola non segna l’inizio del travaglio.
- Monitoraggio a termine e colloquio con l’anestesista per peridurale.
Consigli pratici per una gravidanza sana
- Alimentazione: più legumi, frutta e verdura; preferisci carni bianche senza eliminare del tutto le rosse; aumenta moderatamente latte e formaggi per il fabbisogno di calcio.
- Igiene orale: prenota una visita: le gengive possono essere più sensibili.
- Attività fisica moderata: piscina, camminate, ginnastica dolce (mantieni il tono senza affaticarti).
- Farmaci: per febbre puoi assumere paracetamolo se non allergica; per antibiotici chiedi sempre alla ginecologa.
- Toxoplasmosi (fino all’esito degli esami): evita carne cruda o poco cotta e insaccati (ok prosciutto cotto e mortadella); lava bene frutta e verdura; usa guanti in orto; se hai gatti, fai pulire la lettiera a qualcun altro.
- Viaggi: meglio treno che auto (fai pause ogni ora e muovi le gambe); in aereo verifica le politiche della compagnia.
- Certificazioni: richiedi il certificato di maternità obbligatorio.
Le informazioni hanno scopo divulgativo e non sostituiscono il parere medico.